Il Concorso Ordinario per le Scuole Secondarie di I e II grado ha visto finalmente la luce con l'uscita del bando in Gazzetta Ufficiale il 28 Aprile 2020. Le domande potranno essere presentate dal 15 Giugno al 31 Luglio 2020.
PILLOLE DI CONCORSO: requisiti e modalità di iscrizione
Potrà partecipare al concorso chi è in possesso:
- di specifica abilitazione per la classe di concorso richiesta
- di un biennio di strumento (richiesto come titolo di accesso) unito ai 24 CFU (DM 616/2017)
- di un'abilitazione per un'altra classe di concorso, unita al titolo di accesso richiesto per la classe di concorso per cui si intende concorrere.
Ogni candidato, con un'unica domanda, potrà iscriversi, in una sola Regione, a un massimo di 4 prove concorsuali secondo il seguente criterio:
- si potrà indicare una sola classe di concorso per le Scuole Secondarie di I grado (scuole medie a indirizzo musicale),
- una sola classe di concorso per le Scuole Secondarie di II grado (Licei Musicali) e, in aggiunta a queste, se in possesso di specifico titolo di specializzazione, Sostegno alle medie e alle superiori.
Le prove previste sono:
- per sostegno, una prova scritta e una orale
- per posti comuni, una prova scritta, una prova pratica (come previsto dal DM 201/2020) e una prova orale.
Oltre a queste prove, in caso il numero delle domande sia superiore a quattro volte il numero dei posti messi a concorso per la distinta procedura concorsuale a livello regionale o comunque superiore a 250, potrebbe svolgersi una prova preselettiva computer-based. L'eventuale svolgimento di questa prova preselettiva sarà dunque comunicato solo successivamente alla scadenza della presentazione delle domande.
“LA SOLITUDINE DEI NUMERI PRIMI”: criticità nei numeri disponibili nelle graduatorie
Le commissioni calcoleranno i punteggi sulla base di:
- punti ottenuti nelle prove svolte dai candidati
- vari titoli presentati nella domanda di partecipazione
Le graduatorie saranno su base regionale e ognuna di esse comprenderà un numero di candidati non superiore ai contingenti assegnati a ciascuna procedura concorsuale.
Secondo quanto scritto nel bando (Articolo 15 Comma 3) se sono previsti, ad esempio, 3 posti in Lombardia per la classe di Clarinetto nelle Scuole Medie, a risultare idonei saranno i primi 3 in graduatoria; anche nel caso abbiano raggiunto un punteggio di idoneità altri candidati (ovviamente un punteggio inferiore).
E tutti gli altri? [Beh, grazie per aver partecipato, in bocca al lupo per il vostro futuro.]
Questi i numeri dei posti disponibili: Scuole secondarie di I Grado ARPA – 4 CHITARRA – 96 CLARINETTO - 27 CORNO - 7 FAGOTTO - 1 FISARMONICA – 8 FLAUTO - 39 OBOE - 8 PERCUSSIONI - 82 PIANOFORTE - 83 SAXOFONO - 20 TROMBA - 23 VIOLINO – 43 VIOLONCELLO - 21 Scuole Secondarie di II Grado: ARPA - 1 CHITARRA – 2 CLARINETTO – 1 FAGOTTO - 1 FISARMONICA – 1 PERCUSSIONI - 16 PIANOFORTE - 13
SASSOFONO - 2
TROMBA- 3
VIOLINO - 5
VIOLONCELLO - 2
CANTO - 18
VIOLA - 1
FLAUTO TRAVERSO - 5
MATEMATICA IMMAGINARIA APPLICATA AI CONCORSI: i posti messi a bando... non sono numeri reali
Di fatto questi fantomatici posti non esistono se non nel campo delle ipotesi. Ora vi spieghiamo perché:
1) Il numero di posti disponibili nelle istituzioni scolastiche (il cosiddetto “Organico
Scolastico” o “Dotazione Organica”) viene assegnato annualmente.
L’elenco delle ore da ricoprire per ogni classe di concorso, viene stilato dagli istituti scolastici con cadenza annuale; in base alle situazione e alle necessità emerse possono essere aperte, chiuse o convertite le classi.
In particolare nei Licei Musicali il monte ore delle cattedre di strumento varia a seconda del numero di iscritti, delle assegnazioni dei secondi strumenti e del numero di ore di musica di insieme.
Ogni anno, dunque, il Ministero autorizza il funzionamento delle classi in base al numero di iscritti e ai prospetti presentati dalle scuole: moltiplicando le ore del piano orario previsto per il percorso di studi per le classi si ottengono “cattedre” e “spezzoni”.
Annualmente infatti nascono spezzoni orari di varie classi di strumento.
La possibilità di creare una “cattedra” e, dunque, reclutare qualcuno per un contratto a tempo
indeterminato, è, infine, subordinata al fatto che, nella definizione del monte ore, una classe di concorso arrivi al raggiungimento di almeno 18h settimanali.
2) Le nuove assunzioni sono subordinate, ad anni alterni, alle operazioni di mobilità. Se per un anno i posti vengono assegnati con precedenza a chi è in GAE (graduatoria ad esaurimento) o vincitore di concorso, l’anno successivo avranno la priorità i docenti già in ruolo con richiesta di mobilità (Art. 5 del CCNI sulla mobilità per il triennio 2019/20,2020/21.2021/22). Vi facciamo un esempio: Quest'anno i vincitori di Concorso e le GAE hanno la priorità sulle assegnazioni delle nuove cattedre. L’anno prossimo sarà, invece, il turno del personale in ruolo che farà domanda di mobilità. Per cui i posti virtualmente disponibili ora, il prossimo anno potrebbero essere presi dai docenti di ruolo che chiedono il trasferimento in altre province, in altre classi di concorso o in scuole di altro grado e non essere più disponibili per i vincitori di concorso. Sostanzialmente, dunque, potrebbero al contempo sparire o comparire posti diversi rispetto a quelli messi a bando dal Ministero. In conclusione ad oggi non abbiamo la certezza che i posti indicati nel bando saranno effettivamente disponibili da qui ad un anno o due.
UN ESEMPIO CONCRETO DI GRADUATORIE E NUMERI SBALLATI
Nel Concorso 2016, secondo le logiche esposte in precedenza, intere classi di concorso risultarono inutilizzabili: i posti messi a bando esistevano, erano cattedre con nuove classi di concorso definite per la 107/2015 (La legge della Buona Scuola), che fino a quel momento erano occupate da docenti “utilizzati” (docenti in ruolo alle medie che prestavano servizio al Liceo, lasciando, di fatto, le loro cattedre alle medie, vacanti e riempite con supplenze annuali dalle graduatorie di Istituto).
Ma molti di quei posti scomparvero poiché, invece di procedere col reclutamento dalle graduatorie del concorso, fu prima offerta agli “utilizzati” la possibilità di fare il passaggio definitivo a una scuola di altro ordine, scombinando totalmente il calcolo dei posti disponibili.
CONCLUSIONI: una luce in fondo al tunnel?
- domande e spunti di riflessione -
Alla luce dell’analisi e delle considerazioni fatte fin qui, ha senso partecipare a questo concorso?
Sì, perché è comunque un’opportunità. Importante però è essere consapevoli delle variabili in gioco.
Alcune classi di concorso, come contrabbasso o oboe al liceo, non compaiono nel bando, altre, invece, presentano numeri sproporzionati (per fare un esempio, basta vedere che le nuove cattedre di percussione previste per i Licei Musicali sono il doppio di quelle di violino e violoncello insieme). Perché per alcuni strumenti i posti a disposizione sono così pochi?
Ed ecco che arriviamo alle due grandi questioni che stanno alla base di questo farraginoso Sistema:
1) Il grande handicap di concezione di questo modello è pensare l’insegnamento di uno strumento musicale alla stregua di quello delle altre materie.
Per aprire una cattedra, come anticipato, è necessario raggiungere un totale di almeno 18h; ne consegue che, anche nel caso esistano già da anni in alcuni istituti scolastici degli “spezzoni orari”, non si potrà procedere all’apertura di una nuova cattedra prima del raggiungimento del monte ore necessario. Non sarebbe invece utile pensare di introdurre l’apertura di cattedre a tempo parziale? Siamo convinti che in tanti accetterebbero uno “spezzone orario a tempo indeterminato” (con stipendio variabile annualmente in base a un eventuale aumento o diminuzione delle ore).
[E poi, siamo franchi.]
2) I bambini non si avvicinano o si avvicinano meno a strumenti meravigliosi come il fagotto, il violino, il violoncello, perché il Sistema, per come è concepito, impedisce loro perfino di conoscerne l’esistenza.
Inevitabile chiedersi:
Qual è la funzione delle SMIM e dei Licei Musicali?
Come mai nella concezione dell’intero sistema non si é mai seriamente pensato alla formazione musicale nelle scuole elementari?
Tante, troppe sono le falle del nostro Sistema, a livello di offerta formativa così come di modalità di reclutamento docenti. Occorre mettere insieme proposte concrete: i nostri giovani meritano un Sistema formativo adeguato , qualitativamente competitivo con l’estero, così come i docenti meritano un Sistema che gli permetta di esercitare al meglio la propria professionalità.
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